Ritengo che lo scopo di ogni attivista dovrebbe essere lavorare duramente per aggregare consapevolezza e consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude.
La massa critica contro l'ordoliberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD, da altri apostrofati come "collaborazionisti da distruggere", sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.

martedì 25 febbraio 2014

Fare Treviso... e un po' di chiarezza.

Fare informazione in trasferta :)
Buon giorno a tutti, qualunque fronte stiate calcando.

Sarò abbastanza breve.

Come avevo annunciato qui, ARS Piemonte ha esordito ufficialmente ad Alessandria. Grazie ai buoni uffici della referente locale Cristina Capra, abbiamo ottenuto di essere ospitati dal Museo etnografico di Piazza della Gambarina, il giorno sabato 15 febbraio 2014 alle ore 16.

Brevemente, l'incontro é andato molto bene. Con l'aiuto della mia artista prediletta Monica Seksich abbiam cercato di dare ai cittadini di Alessandria tutte le informazioni necessarie su crisi e dintorni. I cittadini e gli organizzatori sono rimasti molto soddisfatti dei paralleli fra la nostra crisi e quella del 1929, e tutti hanno apprezzato i consigli di lettura alla fine dell'intervento :) Credo che replicheremo appena possibile.


Sul resto, é finalmente ufficiale il mio prossimo impegno, che sarà questo sabato mattina a Treviso. Copio e incollo integralmente il messaggio promozionale del comitato "Fare Treviso". No, Giannino non c'entra :)

 
Fare Treviso insieme a Ponzano.info è lieta di invitarvi a:

€uro-Exit

Sabato 1 marzo ore 9.15

Salone del Palio, presso Casa dei Mezzadri

Via Dei Bersaglieri, Paderno di Ponzano Veneto

Incontro, senza connotazioni politiche, aperto al pubblico sul tema dell'euro e sulle conseguenze in Italia e in Europa della sua adozione.

All'incontro parteciperà Mattia Corsini di Torino e si svolgerà seguendo liberamente i seguenti punti:

•illustrare con dati certi quello che è sotto gli occhi di tutti, cioè il progressivo impoverimento dei cittadini italiani e delle industrie nazionali
•spiegare in modo semplice quali meccanismi hanno provocato il disastro che tutti stiamo vivendo quotidianamente
•conseguenze dell'adozione di una moneta unica in materia di politica sociale: austerità, patrimoniale, tagli al welfare, svendita beni pubblici
•perchè una moneta unica non è sostenibile in Europa: teoria della Area Valutaria Ottimale
•la speranza: conseguenze del futuro sganciamento dell'Italia dall'euro (€uro-exit)


L'incontro è pensato per poter permettere ai presenti di intervenire dialogando direttamente con gli oratori e porre tutte le domande necessarie

Ingresso libero

Ass. Faretreviso - via Zermanese, 73 - 31100 Treviso

news@faretreviso.org 
 
E questo é in pratica tutto per chi mi legge. Nonostante tutto sono un po' giù di corda. Troppi eventi poco piacevoli, troppo sforzo necessario per aggiornarsi, e pure un lutto inaspettato. Sento il bisogno di prendermi una pausa per riflettere su alcune questioni. Mi é diventato difficile persino trovare il tempo di scrivere sul blog. Dopo sabato mi darò una calmata.
 
PS. Come saprete ARS ha recentemente preso questa posizione in merito alle elezioni europee. Posizione che a nome di tutta la sezione piemontese ho avversato fieramente (ma inutilmente) come da verbale del direttivo. Io considero queste elezioni europee una delle ultime possibilità per i cittadini degli stati europei per dare un messaggio chiaro e forte all'UE e alle oligarchie tecnocratiche lobbystiche che le dettano l'agenda direttamente. E pertanto trovo indispensabile votare e fare votare per uno dei partiti euroscettici che si presenteranno alle elezioni. Per quando scarso sia il potere di questa istituzione, in grado al più di emendare ciò che la Commissione UE propone, trovo assurdo regalarci, se simili iniziative avessero successo, un parlamento popolato da sostenitori di liberismo&austerità. Dopo tutto, tale parlamento, da noi farcito sistematicamente e COLPEVOLMENTE con gli elementi di rincalzo della nostra classe politica, si é espresso sulla Troika in termini anche troppo chiari e familiari a chi mi legge (anche più volte), e sarà male che vada utilissimo almeno per sollevare mediaticamente il problema UME agli occhi dell'opinione pubblica italiana ed europea. Il fuoco si fa con la legna che si ha, e più in generale trovo un errore tattico e comunicativo imperdonabile sollevare i toni della divulgazione (o della propaganda) al livello di scontro aperto con partiti ed istituzioni esistenti sinché non si ha concretamente la minima possibilità di infuenzarle o colpirle nei loro innumerevoli difetti.  Diversamente, l'isolamento e l'inutilità politica già sperimentate dai 9 milioni di elettori a 5 stelle saranno l'unica logica conclusione. A nome di ARS Piemonte ho chiesto al direttivo una riflessione molto profonda sull'argomento.
 
Ritengo che lo scopo di noi attivisti sia lavorare duramente per aggregare consenso sui temi più importanti e fare rete, facendo capire alla gente e alle forze in campo quale sia la strada giusta da seguire. Far dialogare chi non si parla più, indurre il dibattito dove non c'é, aprire porte chiuse o che terzi vorrebbero chiudere. E creare nuove sinergie che l'attuale clima generalizzato di radicalizzazione delle posizioni e chiusura preclude. La massa critica contro il liberismo, il lobbysmo e contro l'apologia del vincolo esterno é ben lontana dall'essere raggiunta, e a mio modo di vedere un dibattito che partisse in una CGIL o in un PD sarebbero una vittoria. Ma perché ciò avvenga occorre parlare, non liquidare o accusare o insultare. Anche se ne avremmo tanta voglia. Io per primo.
 
Ci vediamo in mischia.
Mattia C
 
 
Ah, un consiglio a chi tira le fila in Ucraina... Don't fuck with Russia...
 

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